TDM dell’Assemblea di Cittadinanzattiva di Montecosaro-Civitanova Marche avvia gruppo di lavoro con l’Area Vasta 3 ASUR Marche sulla questione ospedale unico

Gruppo di lavoro  del 25 luglio 2016

Organizzato dal Tribunale per i diritti del Malato ( rete di Cittadinanzattiva , Assemblea Territoriale di Montecosaro- Civitanova Marche)

Sala Giunta  Comune di Montecosaro – ore 16

Tema “ Ospedale unico: Dove? Come? Quando? Perché?

Presenti:

Direttore AV3 Dott. Alessandro Maccioni, Senatore Mario Morgoni, Sindaco Comune  di Montecosaro Prof. Malaisi  Reano,Dott. Massimo Palazzo, Dott.ssa Mara Buccolini, Dott. Riccardo Centurioni, Dott Cecarini Romualdo, Presidente Casa di riposo di Montecosaro Luigi Talamonti, Presidente Associazione Come Ginestre Amerina Orioli, Presidente Croce Verde di Morrovalle Massimo Centioni , Presidente AVIS di Montecosaro Stefania Marignani, Responsabile del  Tribunale per i diritti del Malato ( rete di Cittadinanzattiva) Ilaria Ricciotti

Assenti giustificati:

Dott. Luigi Fasanella, Presidente Croce Verde Civitanova Marche Dott. Cesare Bartolucci, Presidente AVIS Civitanova Marche Silvano Donati, Presidente Croce Rossa  Porto Potenza Picena Andrea Margaritini, Sindaco di Civitanova Marche Dott.  Tommaso Corvatta

Obiettivi:

  • Informarsi, confrontarsi con i soggetti preposti alla realizzazione ospedale unico, valutare e proporre.
  • Seguire di pari passo il percorso per la realizzazione dell’ospedale unico che deve essere in grado di curare i malati e prendersi cura di loro.
  • Allargare il gruppo di lavoro all’AV3 .
  • Presentare al Governatore Prof. Luca Ceriscioli, nell’Assemblea dei Sindaci del 27 luglio 2016, i punti  esplicitati dal Gruppo di Lavoro.

 

Punti – chiave  emersi

  • Rifiutare qualsiasi discorso campanilistico o di strumentalizzazione politica: l’ospedale unico deve essere a servizio dei malati e di conseguenza deve essere funzionale, ubicato su un territorio ben servito dalla viabilità  e di appartenenza dell’ASUR, deve rispettare la centralità delle aree  densamente abitate, tenendo conto anche delle esigenze della popolazione delle aree montane e disagiate.
  • Se l’ospedale unico rappresenta il futuro , in quanto non si conoscono con precisione i tempi della sua realizzazione,  dobbiamo   dare risposte  ai bisogni sanitari del presente, eliminando  le attuali  criticità   dei più importanti  ospedali del maceratese.  A riguardo  dobbiamo capire  che la sanità vicino casa non esiste più e che soltanto lottando contro gli sprechi si potrà avere una sanità di qualità, concentrando la tecnologia , semplificando l’offerta dei servizi sanitari e disponendo di   professionisti che attualmente mancano.
  • Per quanto concerne le cure intermedie ( aree residenziali, RSA, ospedali di comunità) è urgente formare i medici di base (medici di famiglia), tenendo conto anche dell’accordo regionale fatto recentemente con i sindacati dei MMG. . A riguardo degli ospedali di comunità , che ancora sono contenitori vuoti, bisogna promuovere il confronto tra i professionisti che devono garantire le varie attività  previste in tali strutture  e organizzare  corsi di formazione in primis per  i MMG che dovranno in futuro gestirle. Strutture quest’ultime che debbono essere ben funzionanti prima della creazione dell’ospedale unico, in quanto il  potenziamento del territorio è necessario fin da subito e , rispetto all’ospedale unico, esse potranno giovarsi di ulteriori investimenti derivanti dal risparmio organizzativo- gestionale.
  • L’ospedale unico deve essere una struttura  che garantisca al meglio cure e   sicurezza per il trattamento delle stesse. Attualmente,   se le cosiddette strutture minori non sono in grado di garantire la sicurezza debbono essere rimosse o riconvertite in ospedali di comunità, in quanto sostenerle  equivarrebbe sprecare risorse utilizzabili in altro modo, mettere a rischio la salute dei malati, liberare risorse da dedicare ad altre attività e consentire  conseguentemente anche la riduzione delle liste d’attesa.
  • Le risorse per l’appunto debbono essere ben distribuite su tutto il territorio marchigiano e d’AV3,  ottimizzando quei  reparti che di fatto offrono una buona qualità , ma che non possono esprimersi perché limitati nei mezzi. Inoltre, ad esempio ,  anziché essere presenti  18 ortopedie sparse nella nostra Regione,  è bene che ce ne siano meno, ma che garantiscano e soddisfino la domanda ortopedica marchigiana,   rispondendo  a tutte le esigenze che attualmente i cittadini  sono costretti a soddisfare nelle strutture private o fuori regione. A riguardo  la Regione Marche deve rivedere i rapporti che intercorrono con il privato,   non favorendolo a dismisura e non permettendogli di creare doppioni competitivi, complementari  alle offerte  sanitarie delle strutture pubbliche. Per questo è necessario avviare un riequilibrio dell’offerta sanitaria tra tutte le AV della Regione Marche.

Fine lavori, ore 19

Valutazioni :

l’incontro è stato molto proficuo , perché ricco di riflessioni, di considerazioni e di proposte.

Il Tribunale per i diritti del Malato ringrazia i convenuti che hanno dimostrato di avere a cuore la tematica inerente l’ospedale unico e  di voler  accantonare campanilismi o strumentalizzazioni   che di certo non favorirebbero  lo scopo per cui  l’ospedale dovrebbe essere creato: curare  al meglio i malati e prendersi cura di loro.

 

Prossimo appuntamento:  Ottobre- Novembre ( dopo che saranno presentate le candidature per l’ubicazione dell’ospedale unico )