Risposta al comunicato stampa del 13-02-2015 del TdM

Facciamo riferimento al comunicato stampa del TdM in data 13 febbraio 2015 sul DDL liberalizzazioni, in cui Tonino Aceti, responsabile nazionale, mentre invita il governo al rilancio del Servizio Sanitario Pubblico, su cui siamo perfettamente d’accordo, critica il progetto di liberalizzare il numero delle farmacie che noi, Aceti ci permetterà di dissentire, non troviamo “inutile e controproducente”.

E’ già un fatto acquisito che i prezzi dei farmaci da banco venduti nella grande distribuzione da farmacisti regolarmente laureati nella disciplina, costano anche il 30% in meno degli stessi farmaci venduti nelle farmacie tradizionali. Il risparmio è un beneficio immediato e reale di cui gode il consumatore.

La difesa di una tra le tante corporazioni (un’eredità che purtroppo ci viene da lontano) che ha sempre agito per mantenere il monopolio della sua attività, come tutte le altre d’altronde, allo scopo di tenere elevati i prezzi cercando di giustificarsi con la scusa della garanzia della professionalità, del rapporto di fiducia con il cittadino, eccetera, non ci sembra rientrare tra gli scopi di Cittadinanzattiva. Dobbiamo uscire dallo stereotipo del cittadino incapace di fare scelte razionali, che deve essere guidato per mano come un bambino. Sarà il cittadino stesso che deciderà se acquistare i farmaci da banco o quelli di fascia C, cioè quelli a suo carico con l’obbligo di ricetta, presso una parafarmacia, o nel reparto salute di un centro commerciale o in una farmacia tradizionale. Perché dobbiamo imporgli una scelta obbligata e più costosa come se lui fosse incapace di decidere? L’educazione a una libertà consapevole deve essere, a nostro modesto avviso, il primo scopo da perseguire da parte della nostra Associazione, perché essere liberi significa aver maturato una coscienza nuova da cittadini attivi.

 

Cittadinanzattiva di Porto Recanati Onlus

 

Porto Recanti, 16 febbraio 2015