ECONOMIA REALE – La SOCIETA’ CIVILE si incontra e propone per le Marche.

1 – Evitare l’imminente collasso dell’economia.

 QUESTIONE MORALE – Proposte per la credibilità e la perequazione

Prima di mettere mano a qualsiasi progetto Italia bisogna assolutamente affrontare la questione MORALE. Bisogna fare una legge che allontani i condannati dalla cosa pubblica, solo così è possibile che il cittadino si riavvicini alla politica, alla buona politica che serve per la gestione della cosa pubblica.

La legge deve essere prima di tutto una legge che preveda la sanzione, oggi ci sono moltissime leggi che non prevedono la sanzione  e vengono tranquillamente ignorate, sono inesistenti.

La sanzione deve essere esemplare, anche la detenzione,  e  deve essere irrogata,  non deve rimanere sulla carta, quale mera intenzione del legislatore.  Chi si macchia di falso in Bilancio e di evasione fiscale deve essere punito in modo esemplare; chi si macchia del delitto di corruzione, corrotto e corruttore,  deve  andare fuori dalle Istituzioni e deve  essere anch’esso  perseguito duramente, con l’aggravante se è dipendente pubblico o comunque che lavori con e per la cosa pubblica.

La Corruzione e l’evasione, che oggi pesano in modo rilevante sul Bilancio dello Stato, se la legge appena varata,  prevede una sanzione severa ed irrogabile, potrebbe far rientrare  in parametri  accettabili il fenomeno, facendo riemergere anche la dignità del nostro Paese.

La politica in questo periodo di crisi ha dato una pessima immagine di se, questa attuale mala politica, non si è tolto niente. Con loro questi nostri alti magistrati che ingrassano senza ritegno sommandosi le prebende, hanno decretato che togliere i loro privilegi è incostituzionale, mentre togliere le pensioni agli altri cittadini è stato costituzionale. Questi signori hanno dimostrato una famelicità pari ai peggiori politici.

Anche i boiardi di Stato devono essere sottoposti ad un dimagrimento salutare: intanto quando non ottengono risultati e mandano a picco le aziende che guidano debbono essere defenestrati senza le favolose buone uscite  e non devono essere riciclati per fargli fare  altri danni, solo perché sono di qualche confessione politica o religiosa, oppure politici trombati. Se i cittadini non li hanno votati che tornino a lavorare.

Il cittadino comune non capisce   perché debbano avere più di un incarico sommando gli emolumenti. O prima non lavoravano abbastanza per gli emolumenti che prendevano, oppure  lavorano poco per gli emolumenti che prendono dopo, insomma se il lavoro aumenta dovrebbero aumentare necessariamente le ore disponibili per produrlo. Questo è uno scandalo che deve essere rimosso, non possiamo permettercelo più.  Non parliamo poi della sperequazione  tra i loro stipendi e  quelli dei cittadini di altri campi e che producono  ricchezza . Anche questi boiardi debbono avere un tetto definito senza che venga raddoppiato con  l’escamotage di incarichi in decine di Consigli di Amministrazione. Siamo convinti che  togliendo questi incarichi incrociati peggio di così  non si andrà, anzi avendo tempo per lavorare le cose potrebbero solo migliorare.

Questi provvedimenti sono a costo zero per l’amministrazione pubblica, danno una rimessa in equilibrio ad una situazione di degrado incomprensibile per il cittadino comune  ed insostenibile per le casse malandate dello Stato. Questi provvedimenti porterebbero  vantaggi economici rilevanti e sorprendenti riscontri positivi per il riavvicinamento del cittadino alla cosa pubblica.  Un lavoro uno stipendio, almeno c’è posto per altri.

IL  GOVERNO MONTI

Monti  ha tolto il nostro Paese da un notevole  imbarazzo, ridandoci credibilità  internazionale.  Ma questa credibilità l’ha pagata e la sta pagando il ceto medio ed i meno abbienti. Non c’è stata un’azione contestuale nel tassare le rendite.  Non c’è stata un’azione contestuale nel  recupero delle evasioni svizzere, anzi i furbi, dandogli tutto questo tempo,  sono stati messi in condizione di mettere al sicuro il malloppo. L’impoverimento della gente comune è sotto gli occhi di tutti e c’è la previsione di aumentare un punto di IVA.

Le famiglie, il cui risparmio è stato sventolato come il contraltare del debito pubblico, si stanno impoverendo sempre più. Sono state e sono il vero ammortizzatore sociale, perché stanno sostenendo i loro giovani che per questo non sono già in piazza a protestare come in Grecia ed in Spagna, ma quando sarà finito il grasso delle famiglie, allora vedrete se  busseranno ai palazzi del potere.

Le Banche –  la BCE è la nostra banca europea, nostra perché il denaro è nostro del cittadino, presta il denaro alle Banche nazionali all’1% , perché siano di sostegno alla ripresa economica degli Stati, invece le nostre Banche  prestano  il denaro al 6 – 8 % e con garanzie quasi impossibili. Insomma fanno affari su di noi con i nostri soldi. Il cittadino non riesce a capire ed ha ragione. Chi ci spiega perché?  ma soprattutto chi ci mette rimedio? Ci vuole un’idea nuova.

Questi professori, non scendono dalla cattedra, non vanno in mezzo alla gente e non sanno i problemi della gente, delle famiglie, degli anziani con una pensione da fame,  sono nati  privilegiati.

Poi con i tagli lineari hanno massacrato il sociale:

Il lavoro – il lavoro  con circa cinquanta tipi di contratto è una giungla che priva il lavoratore della sicurezza, della dignità del lavoro. La precarietà brucia ogni nascente spirito di appartenenza, ogni amore per il prodotto. Se le grandi società cercano di fare utili tagliando i diritti del lavoratore, acquisiti con anni di sacrifici e di lotte, siamo veramente alla frutta. Siamo tornati alle origini, all’ottocento. Senza un lavoro sicuro non c’è dignità, non si può programmare un bel niente.  Chi chiama queste imprese per ricondurle alla ragione? Chi si occupa di questo problema?

Le pensioni, vanno riformate in modo vero, non sulla pelle dei soli lavoratori, la maggior parte degli italiani prende intorno ai cinquecento euro e si deve considerare fortunata perché prende come un operaio cassintegrato o che ha un lavoro precario. E’ assolutamente necessario mettere un tetto e ridistribuire il monte  pensioni,  affinché  le minime siano decenti. I signori che hanno avuto privilegi durante la vita lavorativa, se non hanno risparmiato si dovranno adattare al tetto massimo di tremila euro mensili che va benissimo., è il doppio dello stipendio di un operaio che produce ricchezza. Perché la riforma è stata fatta  penalizzando solo il povero lavoratore?

La Scuola – la scuola che è il futuro dei nostri figli e nipoti, è il futuro dell’Italia, è stata umiliata con tagli vergognosi. Ci vuole un piano di rilancio che migliori le condizioni degli edifici, degli insegnanti e degli studenti, con orientamenti precisi per soddisfare le necessità dell’ambiente  lavorativo. E deve essere pubblica, perché la privata non ha bisogno di finanziamenti poiché frequentata da figli di persone che possono permettersi di spendere e finora non gli è stato tolto niente.

La riforma già ha  prodotto ulteriore precarietà per i docenti ed aule pollaio,  dove si insegna malissimo.  Adesso c’è l’iniziativa dell’aumento delle ore per i docenti, evidentemente non ci sono idee. Occorre fare una  revisione organica, privilegiando le scuole tecniche e artigianali,  scuole che preparino i giovani alle

nuove sfide,  scuole di restauro per la tutela del  nostro patrimonio artistico che è unico al mondo, per metterlo  a frutto, una buona volta.

La Sanità – è in caduta libera, anche questa deve  rimanere pubblica, perché chi ha le possibilità economiche, non ha difficoltà a trovare il posto giusto per curarsi. Nelle Marche che pure avevamo avuto una gestione virtuosa, non siamo sicuri di quello che sarà domani. I tagli orizzontali  hanno falcidiato  la buona sanità e  quella cattiva. E di recente il Primo Ministro, ha lanciato il suo avviso di non sostenibilità della spesa sanitaria, ma lui non doveva governare?

Il governo deve ritornare alla  politica, alla buona politica, e che venga  alla fine giudicato dal cittadino con il voto.

 

Dante Reale – Cittadinanzattiva delle Marche

Jesi 01.12.12